Anche stanotte

vagare tra anime assorte
in cerca di segni sottili
di cenni di minima intenzione
senza speranze e dolci
risposte con cui addormentarsi
e sognare
di vapori azzurri e lacrime calde
sudore d’argento luminescente
e svegliarsi
la gola inaridita di fumo amaro
un ricordo rosso di labbra socchiuse
sul cuscino sfatto e ricominciare
a sognare













25 pensieri su “Anche stanotte

  1. sogna sogna –;-))___Seocdno una riccrea dlel’Unrvsetiià di Carbmdgie, l’oidrne dlele lertete all’iternno di una praloa non ha imprtzaona a ptato che la pimra e l’ulimta saino nllea gusita psoizoine. Anhce se le ltteere snoo msese a csao una peonrsa può legegre l’inetra fasre sneza poblremi. Cio è doutvo al ftato che il nstoro celverlo non lgege ongi sigonla leterta ma teine in cosinaderzione la prolaa nel suo inesime._________ Icnrebidile he?

  2. Le tue parole, mi hanno emozionata, e anche un po’ imbarazzata, forse perchè il tuo dolore è più grande del mio, o forse perchè mi hanno toccato il cuore. Del resto non esistono dolori più o meno grandi, ma dolori devastanti, che ti lacerano e che ti imbavagliano le emozioni. GRazie Max…

  3. Grazie per la visita e per il consiglio; c’ho provato ma non funziona…passa a trovarmi quando ne hai voglia, io lo farò se non ti dispiace. Apprezzo le tue parole di sogni…

  4. Grande festa nuziale nel salone di una villa settecentesca— Dopo un raffinato banchetto si aprono le danze, un’orchestra suona musica romantica e coinvolgente. Un ragazzo molto timido, seduto in disparte, nota una bellissima ragazza seduta dall’altro lato della sala; dopo numerosi tentennamenti decide che è giunto il momento di tentare il tutto per tutto e di invitarla a ballare con lui— Approfittando dell’intervallo tra un brano e l’altro, attraversa la sala cercando di non farsi notare, avvicina la ragazza, si schiarisce la voce e sussurra: “Scusami se ti disturbo, è da molto tempo che ti osservo e mi piaci molto: > > ti andrebbe di concedermi il prossimo ballo?” Contro ogni ragionevole aspettativa, la ragazza va su tutte le furie e incomincia a sbraitare: “Cooooosa??? Ma come ti permetti??? non ci siamo mai visti prima, non ti presenti neppure e mi chiedi subito se voglio venire a letto con te????” Immediatamente tutta l’attenzione della sala si sposta sul ragazzo che arrossisce fino a diventare incandescente: non osa neppure chiedere spiegazioni ma, pieno di vergogna, ritorna al suo posto cercando di mimetizzarsi con gli arredi circostanti. Dopo un paio di minuti, è la ragazza che attraversa la sala e va dal ragazzo, lo avvicina e gli mormora in un orecchio: “Scusami per la reazione che ho avuto prima: sai, io sono una studentessa in psicologia, sto per laurearmi con una tesi sulla timidezza e l’imbarazzo, e ho pensato di sfruttare l’occasione che mi è offerta da questa festa per fare un po’ di ricerca sul campo. Mi spiace che ne abbia fatto le spese proprio tu”. E il ragazzo, urlando nel silenzio generale: > > “Ma sei matta??? Cento euro per un pompino?????”

  5. beh..non è nel mio stile fare complimenti ironici ad una persona, nè tantomeno complimenti privi di valore e sincerità. Sono belli i tuoi scritti altrimenti non ti avrei chiesto di postare sul Volobliquo..in fede..odilia

  6. Ho sempre associato il cuscino sfatto ai capelli, i miei, lunghi sulle pieghe della stoffa e sulla pelle di chi amo. Il resto, quando siamo soli, è quella serie di frammenti tutti trasognati e persi nella voglia di continuare ad esserlo. A presto. Ellie

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